“Avis chiama… donatore risponde!”. È partita la donazione a chiamata

L’Avis della provincia di Pordenone in assemblea a Sesto al Reghena

19/3/2016

Il 2015 si chiude nuovamente in positivo per l’Avis della provincia di Pordenone: le donazioni totali sono state 9.884 contro le precedenti 9.660 con un incremento di 224 unità pari al +2,32%, mantenendo l’Avis la prima associazione in provincia sulla quota del 49,47% con un incremento dello 0,34%. Questo anche grazie all’avvio della donazione a chiamata gestito dal “ProntoAvis”, il servizio regionale che si occupa di contattare i donatori al fine di coprire i turni sangue intero e plasmaferesi dei centri trasfusionali di Pordenone, San Vito al Tagliamento, CRO Aviano, Sacile e Spilimbergo, sulla base di una programmazione delle donazioni finalizzata al raggiungimento e al mantenimento della quota sangue per l’autosufficienza ed eventuali carenze o sottoscorta. “Con il ProntoAvis” afferma il presidente dell’Avis Provinciale Francesco Donno “abbiamo iniziato a donare a chiamata e a verificare quanto avevamo previsto: allineati e convinti del principio della centralità del donatore, il contatto costante, solidale e motivazionale dei volontari ha riscontrato una grande disponibilità a mettersi a disposizione riavvicinandoci nuovamente ad una donazione ancora più consapevole e che risponde ancora di più alle reali esigenze degli ammalati”. L’ ufficio chiamata ProntoAvis è diventato operativo in provincia di Pordenone il 16 novembre 2015 presso la sede dell’Avis Comunale di Pordenone. L’impegno è duplice: da una parte coprire i turni riservati alle associazioni in una fascia oraria omogenea su tutti i centri sia di sangue intero che di plasmaferesi, dall’altra adoperarsi a soddisfare le esigenze dei donatori sulle ulteriori fasce orarie assecondando le loro disponibilità a breve ma anche a medio-lungo termine. “I risultati sono evidentemente positivi con l’aumento delle donazioni” prosegue Donno “ma soprattutto anche con il soddisfacimento dei gruppi sanguigni carenti, l’opportunità di una tempistica ridotta della donazione su appuntamento, la razionalizzazione del servizio medico-infermieristico nei centri trasfusionali. Avis rimane sempre in prima linea nel contribuire a quelli che sono i reali fabbisogni di sangue ed emocomponenti richiesti dal sistema trasfusionale provinciale: abbiamo fatto la nostra parte a favore degli ammalati in cura negli ospedali che attendono trasfusioni di sangue, di emocomponenti o emoderivati, trapianti di organi, tessuti e cellule, per poter proseguire nella loro speranza di vita”.

Dall'1 gennaio 2016, inoltre, sono entrate in vigore su scala nazionale nuove disposizioni relative ai requisiti di qualità e sicurezza del sangue e degli emocomponenti, adottando norme più restringenti per l’abilità alla donazione. “Avis è allineata sulla convinzione che le nuove norme sono state scritte perché il sangue trasfuso sia ancora e sempre più sicuro” sottolinea il presidente provinciale “Il nostro impegno ci vede anche dalla parte dei donatori informandoli ed accompagnandoli sia sul possibile allungamento e approfondimento delle visite pre-donazione che sulla loro possibile esclusione per motivi legati alle nuove disposizioni”.

Nel 2016 l’Avis provinciale riserverà particolare attenzione a progetti con molteplici obiettivi: il coinvolgimento dei giovani, la partecipazione ai nuovi coordinamenti territoriali di ambito previsti dalla nuova legge regionale sul volontariato, l’informazione e la sensibilizzazione verso il mondo del lavoro allo scopo di trasmettere il messaggio dell’importanza della donazione e favorire il diritto del lavoratore ad assentarsi per questo nobile gesto.

Come da tradizione, in assemblea verranno consegnati due premi molto prestigiosi. Il primo premio “Elci Moro”, intitolato al fondatore dell’Avis Provinciale, andrà alla sezione distintasi in base all’andamento donatori-donazioni congiuntamente ai parametri di efficacia promossi dall’Avis Nazionale. Il secondo premio “Giovane Dirigente Avis”, molto importante in prospettiva futura, sarà consegnato al dirigente attivista giovane più meritevole. L’assemblea riserverà anche un momento molto toccante, attribuendo il riconoscimento di socio onorario alla Pordenone Pedala in memoria del suo patron Demetrio Moras: presenti il presidente Luigi Tomadini, il socio fondatore e grande amico Graziano Battistella, la moglie di Demetrio sig.ra Paola Viati.

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