Donazione in epoca Covid

Basta seguire poche, semplici regole e il gioco è fatto!

31/10/2020

Con l'aumento di casi di positività dei tamponi al Covid-19, di cui la maggior parte asintomatici, al fine di rafforzare la sicurezza dei donatori e della comunità e garantire il soddisfacimento dei bisogni trasfusionali, si raccomanda ai donatori di seguire queste regole:
1)    prenotazione obbligatoria
2)    distanziamento sociale nelle sedi trasfusionali fisse e mobili durante tutta la procedura di donazione
3)    uso della mascherina
4)    in caso di esecuzione tampone precedente la donazione, presentare il referto durante la visita di idoneità alla donazione
5)    non presentarsi in presenza di sintomi (tosse, febbre ecc)
6)    necessità di avvertire in caso di sintomatologia comparsa nei giorni successivi o di conoscenza successiva alla donazione di essere un contatto stretto
7)     non presentarsi alla donazione se in “isolamento fiduciario” o quarantena
8)    procrastinare la donazione in caso che qualche familiare sia un contatto stretto e/o un sospetto contatto stretto in attesa di tampone.
 
Altresì è richiesto ai donatori di comunicare l'esito di tampone, se eseguito post donazione, in modo da poter in sicurezza utilizzare le unità, evitando la loro eliminazione.

  • Da parte delle strutture trasfusionali è stata aumentata la verifica dello stato di salute pre-donazione con un pre-triage Covid telefonico (il giorno prima della donazione) e/o in presenza pre-ingresso in trasfusionale, in base all’organizzazione e/o personale e/o disponibile e/o logistica dell’Azienda/Struttura.
  • Viene rafforzata l’accuratezza dell’anamnesi durante la visita/colloquio.
  • Non si esclude, per problemi logistici di alcuni siti fissi (e certamente in quelli mobili) la necessità di rivedere le agende, in modo da non compromettere la sicurezza dei donatori e quella degli operatori.

 

Tutte queste nuove procedure, necessarie in questo momento, certamente allungheranno i tempi della donazione stessa.


Solo con la sinergia di tutti si riuscirà a far fronte alle necessità ospedaliere, senza compromettere la salute e la sicurezza di pazienti, donatori e operatori.


L’evento che vogliamo scongiurare è che la struttura trasfusionale diventi un possibile focolaio di trasmissione del virus, perché tale eventualità minerebbe il rapporto fiduciario di pazienti e donatori nei confronto delle Strutture, mettendo a rischio la nostra autosufficienza di emocomponenti labili ed emoderivati.

 


Per informazioni e comunicazioni

0432 921554 (segreteria telefonica h24)

e-mail CURPE@asufc.sanita.fvg.it

 

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