Incontro con il Gruppo Scuola Interassociativo

Seconda parte del bilancio annuale del Gruppo Scuola dell'Avis Regionale

05/7/2017

Incontriamo i principali attori delle iniziative del Gruppo Scuola, che opera da una quindicina d’anni per portare, assieme all’AFDS, all’AIDO, all’ADMO e all’ADO, il messaggio della donazione di sangue, organi, midollo ed emocomponenti nelle scuole: Agostino Marchi e Lino Lorenzini.

 

 

In quali scuole andate?

Di norma andiamo nelle ultime classi degli Istituti superiori, anche se le nostre amiche Barbara Busato e Ilenia Boer, assieme agli altri membri del Gruppo Scuola (Giacomo Spagnol, Francesca Gobbo, Fabio Rosso, Elisa Parise, Valeria Carniato e Lorenza Silanus) ed ai giovani del Servizio Civile Nazionale Davide Bressanutti, Enrico Savian ed Erik Da Ros, con GiocAvis, vanno nelle scuole elementari. Nell’anno scolastico 2016-2017 sono stati organizzati oltre 20 incontri, principalmente in provincia di Pordenone, portando alla prima donazione oltre 400 neodiciottenni.

 

Come operate?

Presentiamo, assieme ai medici dei Centri Trasfusionali, gli aspetti sanitari e i sani stili di vita che, assieme alla generosità e alla gratuità del dono, sono il nostro credo. Per quelli che intendono diventare donatori effettuiamo l’elettrocardiogramma (refertato dalla Cardiologia preventiva di Sacile) e un colloquio col medico trasfusionista. Così riduciamo notevolmente il tempo della donazione presso il Centro Trasfusionale e siamo riusciti a portare fino a 24 ragazzi in un’unica mattinata.


Quali sono le difficoltà che incontrate?

Oltre alla difficoltà dell'entrare nelle scuole (non tutti gli Istituti danno la possibilità di presentarci) il problema è la sempre minore presenza di medici trasfusionisti. Si prestano a fare le pre-visite nelle scuole, ma non agli incontri con le classi, quando gli studenti fanno domande di carattere sanitario. La maggior parte delle volte ci avvaliamo di medici volontari, opportunamente formati, anche se talvolta c’è la sola presenza dei membri delle associazioni. Chiediamo comprensione ai Centri Trasfusionali, perché portare molti ragazzi in una mattina può creare qualche difficoltà.


In che modo avete potuto usufruire del Servizio Civile Nazionale?

Il Progetto del SCN in Avis Regionale prevede l'impegno dei tre ragazzi nelle attività del Gruppo Scuola, in particolare GiocAvis, e nel  ProntoAvis, il sistema di prenotazione delle donazioni. Hanno collaborato con noi, portanto la loro testimonianza agli studenti delle superiori, e aiutando negli appuntamenti di raccolta delgi elettrocardiogrammi. Anche i quattro che li hanno preceduti sono rimasti come volontari. Stiamo guardando con interesse all’Alternanza Scuola-Lavoro, che permetterebbe a studenti degli ultimi due anni delle superiori di svolgere presso noi parte delle 100 ore previste: ci darebbe una buona mano e si avrebbe l'opportunità di lasciare ai ragazzi una significativa esperienza di volontariato.


Quali sono i vostri obiettivi a breve e medio termine?

Continuare a garantire questo importante intervento, possibilmente anche nelle altre province della regione. Siamo in pochi tuttavia, e chiediamo aiuto a tutti i Presidenti delle AVIS di Base affinché convincano qualcuno dei loro consiglieri a sostenerci, magari “sposando” una scuola del loro territorio. A medio termine vorremmo convincere qualche neolaureato in medicina, magari anche donatore, a inserirsi nel nostro circuito e a portare, giovane tra i giovani, quel messaggio di generosità loro tipico, avendo sempre come riferimento quelle persone meno fortunate che attendono una donazione di sangue, di midollo e a volte anche di organi.

CALENDARIO AVIS FVG