West Nile Virus 2011
Il sangue regionale sarà sottoposto ad analisi attraverso il test Nat
Il presidente dell'Avis regionale Carmelo Agostini: “Non si rifiuterà più il prelievo”
Dopo la segnalazione in Veneto di due casi di infezione da West Nile virus, anche in Friuli Venezia Giulia scatta la necessità di monitorare i donatori di sangue. Il West Nile virus viene trasmesso da una determinata specie di zanzara che può creare infezioni, anche gravi. Per questo motivo, il donatore di sangue che ha soggiornato per almeno una notte in una delle aree in cui è presente questa zanzara (si pensi, ad esempio, alle località balneari venete quali Bibione, Caorle o Jesolo) deve essere sottoposto a un particolare test, chiamato Nat testing.
Da giovedì 15 settembre, anche tutti i donatori della regione Friuli Venezia Giulia che avessero dichiarato una permanenza di almeno una notte nelle zone interessate dal virus, saranno sottoposti al test Nat. Non si registreranno più casi, come accaduto lo scorso anno, di donatori rimandati a casa perché avevano trascorso alcune giornate in Veneto o in Emilia Romagna.
“Il sangue viene comunque prelevato – ha assicurato il presidente dell'Avis regionale, Carmelo Agostini – e il test eseguito a Portogruaro, quindi in provincia di Venezia. Si tratta di un importante passo avanti raggiunto quest'anno affinché non si ripeta più il disagio del rifiuto al prelievo”.
Per quanto riguarda le donazioni estive, Agostini traccia un bilancio lusinghiero.
“Come associazione di donatori di sangue – ha commentato – ci siamo adoperati a rispondere alle richieste di sangue, essendo la regione sotto scorta, anche in un periodo in cui il calo nel numero delle donazioni è fisiologico, quale il periodo estivo. Ringrazio dunque tutti i donatori che si sono recati a donare in seguito alle nostre richieste e sollecitazioni: è stato così possibile rispondere alle esigenze”.
Lusinghieri i dati donazionali in regione nei mesi estivi con un due per cento in più di donazioni rispetto all'estate 2010.